Rimini, Palacongressi

Il Congresso Nazionale della Società̀ Italiana di Diabetologia è arrivato alla edizione n. 29. Sempre a Rimini (anzi, di nuovo a Rimini, dopo la parentesi forzatamente nell’etere di due anni fa), in una struttura che è ormai abituata ad accoglierci e che offre tutte le caratteristiche di spazi, funzionalità̀, efficienza e tecnologie necessarie ad una assise importante come la nostra. Offre ovviamente anche tutte le predisposizioni per svolgere il Congresso nella massima sicurezza e, augurandoci fortemente che non debba risultare necessario, mettere in atto ogni misura per consentire lo svolgimento dei lavori anche in uno scenario di salute nazionale che dovesse ulteriormente peggiorare.

È un momento importante e terribilmente delicato quello che stiamo attraversando: come donne e uomini, come cittadini, come professionisti della nostra disciplina. Un momento segnato da un quadro internazionale drammatico, da una crisi economica asfissiante, da un profondissimo vuoto culturale, politico ed ideologico e, nel nostro campo specifico, da uno scenario sanitario ancora incerto, contrassegnato dalla necessità di mettere in atto riforme radicali per le quali vengono però formulate proposte enunciate frettolosamente e sulla cui effettiva “messa a terra” si percepisce ancora una disarmante confusione. Ma, citando un grande pensatore politico (razza estinta): Pessimismo dell’intelligenza, ottimismo della volontà̀. Per questo ritengo che il Congresso Nazionale SID n. 29 abbia caratteristiche speciali e rappresenti un momento fondamentale per fare squadra, riunire e consolidare le intelligenze, le idee, le esperienze, il lavoro e la volontà̀ dei membri della nostra grande famiglia, per far sentire una voce forte, che abbia l’ambizione e la capacità di servire da “faro nella nebbia”.

Il Comitato Scientifico (superbamente coordinato da Massimo Federici, con il supporto del Coordinatore Eletto Lorenzo Piemonti) ha ideato per questo un programma decisamente innovativo, aperto a tematiche che vanno al di là del diabete come patologia e ne discutono invece anche le interazioni con l’ambiente, con gli orientamenti culturali, con la società̀ e con la politica. E, come leggerete nel programma, per questo ci siamo avvalsi della collaborazione di riconosciuti esperti anche esterni all’ambito diabetologico.

Ovviamente il core del Congresso sarà̀ comunque la Ricerca in Diabetologia, nella quale la SID è leader indiscusso in Italia: con quasi 100 comunicazioni orali e circa 170 poster, 72 dei quali presentati in un originale formato tecnologico (mini video pre-registrato discusso al totem); con simposi su argomenti di frontiera presentati da chi fa ricerca sul campo; con 2 sessioni di MEET THE MENTOR organizzate in collaborazione con YoSID, replicando una formula sperimentata con grande successo nel corso della ultima edizione di PANORAMA DIABETE.

Non mancheranno aggiornamenti sulle nuove strategie farmacologiche, sui dati di ciò̀ che è in uso e sulle potenzialità̀ delle molecole in arrivo, sul trattamento del diabete nella sua complessità̀ e con le sue comorbidità (obesità̀, in primis, ma anche ovviamente patologie cardio-vasculo-renali, malattie epatiche e malattie neurodegenerative).

Come è diventata costruttiva consuetudine, anche questa edizione dell’evento nazionale SID è partecipata da AMD, la Società̀ Gemella, con la quale abbiamo elaborato quelle sintetiche linee di indirizzo per la “declinazione in diabetologia” della Misura 6 del PNRR che abbiamo discusso con in massimi decisori politici nazionali. Il Congresso rappresenterà̀ una occasione per ribadire con forza le nostre proposte e per diffonderle con ancora maggiore capillarità̀ presso tutti gli stakeholder.

In estrema sintesi, tante cose da fare, da sentire, da discutere; tante decisioni da prendere, tanta voglia e tanto bisogno di reagire. Insieme possiamo e dobbiamo fare la differenza.

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