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All’incirca 75 persone si occupano ogni giorno di sviluppare, produrre e distribuire i nostri aghi penna, che vengono assemblati a Soletta e poi distribuiti da Burgdorf al resto del mondo. È iniziato tutto da una piccola realtà: quando 30 anni fa abbiamo creato i primi aghi a Burgdorf, eravamo ancora un piccolo team e la produzione e l’assemblaggio venivano gestiti nello stesso luogo. Nel 2009, la produzione venne trasferita a Soletta, con un conseguente aumento di portata. Da allora, gli aghi penna sono cresciuti fino a raggiungere una storia di successi che mantiene Ypsomed in linea con i trend correnti, e che ha permesso di rendere disponibili dei prodotti che, in molti casi, sono unici al mondo.

Tra questi, troviamo il più recente Clickfine DiamondTip, le cui 6 sfaccettature della punta dell’ago permettono un’iniezione più agevole e delicata. Ad oggi, siamo gli unici a produrre e a mettere a disposizione questa tipologia di prodotto. “Nonostante ci sia una continua tendenza all’ imitazione nel campo dell’industria, noi aggiorniamo costantemente i nostri prodotti e questo ci permette anche di dare un maggiore contributo per migliorare la qualità della vita delle persone con diabete”, spiega Heidi Thomann, International Product Manager di Ypsomed. Un’altra caratteristica unica dei nostri aghi penna è il “click”, che rende posizionamento dell’ago facile e veloce.

Minimo cambiamento con il massimo impatto per il paziente

Nella tecnologia medica, i piccoli cambiamenti hanno spesso un grande impatto. Gli aghi, per esempio, sono cambiati negli anni in lunghezza e in forma. Mentre 30 anni fa gli aghi erano ancora di lunghezze di 10-12 mm, oggi è in continuo aumento l’uso di quelli di 4mm, che corrisponde ad un terzo della lunghezza di partenza. Non solo, anche il diametro esterno è stato ridotto, di pari passo ad un aumento del diametro interno.
Nonostante si parli di millimetri, questi fanno una differenza sostanziale per il paziente, poiché permettono all’ago di penetrare nella pelle con un confort maggiore e il farmaco viene somministrato con maggiore facilità. Inoltre, con un ago più corto, non è necessaria una particolare angolazione di iniezione e il rischio di urtare il muscolo è molto basso.

Una rapida occhiata alla storia degli aghi penna

Nel 1992, Ypsomed, all’epoca ancora sotto il nome di Disetronic, sviluppò il primo ago penna per la penna di insulina riutilizzabile Optipen. L’ago penna venne inizialmente distribuito esclusivamente dalla compagnia farmaceutica tedesca Hoechst (oggi Sanofi) e ottenne particolare apprezzamento tra gli utilizzatori. Si riconobbe subito l’enorme potenziale di crescita di questo prodotto, che nel tempo ha portato a tutto ciò che viene prodotto oggi e allo sviluppo dei più recenti aghi penna.

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